martedì 6 gennaio 2009

Di vacanze in cattività, invecchiamenti sospesi, ministri 007 e attori in fasce

Meno male che l'Epifania tutte le feste si porta via. Anche quest'anno sono sopravvissuto al tour de force vacanziero che mi ha sballottato dai -10 gradi di Cortina ai +30 di Santo Domingo. L'aspetto peggiore delle vacanze umane per un gatto amato è l'obbligo di parteciparvi. Abbandonare la propria casa per un gatto è sempre uno shock, ma per me, privo come sono di pelliccia e con una pelle delicatissima, le temperature di montagna e il sole dei tropici sono solo sadiche torture. Per cui ho trascorso le due ultime settimane in interni, passando da claustrofobiche suite dall'arredamento pomposo a bungalow superaccessiorati con climatizzatori tarati per i pinguini. In nessuno di questi luoghi ho avuto la grazia di una sala privata e sono stato costretto a una continuativa promiscuità con il mio compagno dalla mente semplice. Ora sono debilitato dalla lunga assenza di privacy.

A Cortina non eravamo nemmeno soli, ma accompagnati dal suo Dorian Gray il ministro degli Esteri, un ex-fotomodello che si è dato alla politica per stare più vicino al mio coinquilino, il quale ha per lui le stesse proprietà taumaturgiche del ritratto del romanzo di Oscar Wilde. Specchiandosi nelle fattezze cadenti del mio amico infatti, il suddetto ministro trasferisce interamente su di lui il suo processo d'invecchiamento. Il mio compagno d'altra parte non ne risente più di tanto perché è già mezzo bionico e comunque ormai in grado di effettuare su di sè complessi interventi di chirurgia plastica anche con mezzi di fortuna (una volta ha usato l'apriscatole per le mie pappe).

Il signor ministro in realtà vorrebbe affermarsi come attore. Il suo sogno è essere il primo italiano a impersonare James Bond. Per questo negli ultimi anni ha perfezionato l'inglese grazie a un posto di lavoro all'Unione Europea come commissario. Da quando è ministro degli esteri può esercitarsi in inglese con la diplomazia di mezzo mondo e poi ha più tempo per le vacanze-studio, dalle Maldive alla montagna. A giudicare da come per ore allo specchio della suite di Cortina si è esercitato nella battuta "I am Bond, James Bond", direi che le sue motivazioni sono intatte e fra qualche anno sarà pronto. Gli Italiani sono comprensivi e attenderanno che egli, in qualità di capo della diplomazia italiana, termini la sua preparazione per il cinema.

La parte di James Bond ha un carattere istituzionale, richiedendo frequenti rapporti con i vertici dei servizi segreti di Sua Maestà britannica. Conscio di questo il nostro uomo cerca di interpretare il ruolo di ministro nel modo che ai produttori di Hollywood appaia più convincente. Come quando, alcuni giorni fa, ha convocato il Tg1 a Cortina per rilasciare un commento sull'attacco di Israele a Gaza. Prima che i giornalisti arrivassero, si è tolto l'abito che aveva indosso e si è infilato una tuta da sci per mostrare davanti alle telecamere il suo look sportivo mentre esprimeva la sua preoccupazione per la battaglia in corso in Medio Oriente. Atletico e politicamente consapevole, capace di vestire un tight come una tuta da sci: questo è ciò che i produttori di 007 cercano.

A spiegargli tutto questo è stato il mio compagno. Egli ha una grande esperienza in fatto di cinema, televisione e recitazione di personaggi istituzionali. Dopo gli insegnamenti teorici impartitigli a Cortina, il mio amico ha voluto dare al suo protetto anche una grande lezione pratica di arte mimetica invitandolo qualche giorno dopo nella nostra villa in occasione del tradizionale presepe vivente che ivi allestisce ogni anno. Anche questa volta la moglie ha impersonato Maria, il maggiordomo Ambrogio Giuseppe, e lui Gesù bambino. I fedelissimi del suo partito completavano il quadretto come figuranti. Fini e Schifani erano dei pastori. Bondi era il bue, Gasparri l'asino. La signorina dagli occhi sgranati faceva la civetta.

La notte del 25, su note di melodiosi canti, egli è arrivato in fasce, saltellando, davanti alla piccola mangiatoia e vi si è deposto. Strillava come un vero bebè. È stato quasi commovente per cinque minuti, poi ha incominciato a diventare noioso e me ne sono andato. Al mio ritorno, dopo un'ora, erano ancora tutti lì. Bondi e Gasparri che alitavano sul piccino, Maria un po' addormentata, i pastori adoranti, la civetta sempre con gli occhi di fuori e il bambino che aveva smesso di frignare e ora si ciucciava il pollice. Il ministro Bond guardava rapito la rappresentazione.

Oggi si è compiuto il secondo atto, con l'attesa venuta dei Re Magi. Veltroni, D'Alema e Rutelli sono stati così gentili da prestarsi a impersonare Baldassarre, Melchiorre e Gaspare. Intanto i bombardamenti israeliani su Gaza non sono cessati e il numero dei morti aumenta sempre di più. I gatti europei nella cat chat domandano provocatoriamente perché dal mio coinquilino ancora non sia venuta una dichiarazione in proposito. Posso assicurare che da domani, a smobilitazione del presepe avvenuta, il mio compagno saprà soddisfare la loro felina curiosità, e forse regalerà loro una delle sue frequenti perle d'ironia barzellettiera. Per sdrammatizzare.

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