sabato 31 gennaio 2009

Di predicatori calvinisti, invasioni barbariche, telefonate proibite e leggi provvidenziali

Il mio ultimo post ha raccolto miagolii di protesta nella cat chat. I gatti nordeuropei, capeggiati dall'inflessibile predicatore calvinista Rüdiger, mi hanno rinfacciato di dire solo mezze verità a proposito delle rivelazioni "bomba" fatte dal mio coinquilino sull'archivio Genchi. Riprendendo i commenti di alcuni giornali nostrani, essi hanno interpretato le parole del mio padrino come una mossa tattica per convincere gli Italiani della necessità di una legge contro le intercettazioni telefoniche.

In realtà trovo amabile la sprezzante saccenteria che i gatti del nord esibiscono sulle questioni mediterranee, perché so che ad attizzarla è un'ancestrale invidia per le temperature miti, la flora e la fauna del nostro paese. Essi amano le nostre lande al punto da considerarle il proprio domicilio di elezione, ma sono costretti a battere i denti oltralpe, mentre noi dalla parte giusta oziamo al sole. Abituati fin dall'antichità a lottare per ottenere ciò che a noi la natura elargisce gratuitamente, hanno interiorizzato un forte concetto di retribuzione associato alla fatica, finendo per umanizzarsi.

Le lezioni che ci impartiscono su come dovremmo comportarci discendono da questo modo di vedere e servono a rafforzare in loro l'idea che solo chi lo merita alla fine venga premiato. Così si gratificano con l'illusione che un giorno, loro, gatti civili con al seguito umani civili, discenderanno da settentrione in Italia per prendere possesso del Bel Paese e scalzarvi gli usurpatori che con la loro accidia hanno rischiato di mandarlo in malora. Si drogano con questi sogni per superare la severità delle loro giornate, ma così facendo si distaccano fatalmente dalla realtà su cui pretendono di discettare, e i loro strali cadono lontani da noi. Come disse un principe che aveva sangue felino nelle vene: 'They are coming to teach us good manners but wont succeed, because we are gods'.

Quello che non hanno capito, nonostante tutti gli esempi del recente passato, è che il mio compagno non ha bisogno di alcuna mossa tattica per far approvare qualsiasi legge ai suoi avvocati salti in mente, per quanto strampalata essa sia. Qui non c'è bisogno di convincere nessun italiano: si sono già convinti tutti da anni. Quello che Rüdiger e i suoi adepti non hanno capito è che il mio amico dalla mente semplice non disapprova le intercettazioni per timore di venire accusato di corruzione o altri gravi reati. Infatti come capo del governo egli è immune dalla legge, e quando ancora non lo era è sempre stato assolto, sebbene i suoi nemici magistrati non avessero cattive carte in mano.

Il vero motivo per cui il mio coinquilino vuole regolamentare le intercettazioni è un altro. Insieme ai tabulati di Genchi ci sono state trasmesse dalla procura di Catanzaro via Beef-Steak Rutelli anche delle registrazioni telefoniche segretissime. In una di esse, con grande sorpresa di tutti, il mio compagno è stato sorpreso in quelle che appaiono essere avances pedofile. Vi si può udire la sua inconfondibile voce intrecciarsi in morbosi dialoghi con quella di una bambina di circa dieci anni.

"Amore, vorrei tanto vederti" - sospira lui.
"Anch'io, ma è così difficile" - replica lei.
"Sento il tuo odore fino a qui, e sono tanto eccitato".
"Sei sicuro che non sia quello di un'altra?".
"No Frida, è il tuo, e vorrei tanto annusarti il posteriore da vicino...".

All'ascolto di questa conversazione, il mio amico ha fatto spallucce, mentre a Telesina sono spuntate le lacrime agli occhi. I gatti più affezionati a Cuorefelino avranno invece capito subito che in realtà a parlare al telefono eravamo io e Frida tramite i nostri intermediari umani dalla mente semplice. Tra i coinquilini di Frida c'è infatti una bambina che si presta bene ai condizionamenti telepatici.

Ignaro di tutto ciò, Telesina ha subito convocato il servo spellicciato e gli ha ingiunto di non tergiversare oltre e far passare subito una legge contro le intercettazioni. Se è vero infatti che il mio mecenate non può temere nessuna condanna dalla magistratura, è altresì vero che la pedofilia è uno degli ultimi crimini che ancora indignano i tele-elettori. Ma il suggerimento, recepito dallo spellicciato, di limitare le intercettazioni ai reati con pene sopra i dieci anni, non piaceva a gattomammone, il cui assenso era fondamentale per approvare la legge. Il rischio era che i nostri telefoni restassero sotto controllo e io mi dovessi astenere dal telefonare a Frida.

Per fortuna a Telesina tornò in mente il Pacchetto Violante per le riforme istituzionali, una vera e propria miniera di trovate geniali da cui si ricavò la soluzione all'impasse: al posto di vietare le intercettazioni per certi reati, basta togliere agli inquirenti i soldi per condurle. Se poi mai ci dovesse essere qualche giudice che intende indagare su reati particolarmente spiacevoli, come lo stalking del mio compagno da parte del suo innamorato, il ministro spellicciato i soldi li può sempre trovare.

1 commento:

  1. Er compagno scompagno

    Un Gatto, che faceva er socialista
    solo a lo scopo d'arivà in un posto,
    se stava lavoranno un pollo arosto
    ne la cucina d'un capitalista.

    Quanno da un finestrino su per aria
    s'affacciò un antro Gatto: - Amico mio,
    pensa - je disse - che ce so' pur'io
    ch'appartengo a la classe proletaria!

    Io che conosco bene l'idee tue
    so' certo che quer pollo che te magni,
    se vengo giù, sarà diviso in due:
    mezzo a te, mezzo a me... Semo compagni!

    - No, no: - rispose er Gatto senza core
    io nun divido gnente co' nessuno:
    fo er socialista quanno sto a diggiuno,
    ma quanno magno so' conservatore!

    C'è da rifletterci... Quo vadis, Italia? o... Quo vadis Mundus?

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